Anno/Year 2011
320 pagine/pages
770 illustrazioni/illustrations.
24x30 cm.
ISBN 9788897080107
€45.00
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L’esistenza di numerose ed apparentemente contraddittorie teorie sulla Cupola del Duomo di Firenze, sul suo funzionamento statico e sui relativi accorgimenti costruttivi, ha portato alla generazione di una vasta bibliografia ricca di ipotesi ma povera di dati sperimentali, di risultanze scientifiche e di indagini strumentali.
Ad oggi il monumento risulta essere stato studiato e documentato in maniera approfondita limitatamente a tutte quelle porzioni della struttura e dell’architettura che sono direttamente ispezionabili, fruibili e visibili, ma ben poco è stato fatto per indagare le parti interne della cupola che contengono, dietro strati di intonaco e fuorvianti rivestimenti di laterizio, i veri segreti di una sezione resistente che copre uno degli spazi più grandi dell’antichità e che si mantiene egregiamente, non perturbata dagli agenti atmosferici, ormai da oltre cinque secoli. Per avvalorare quanto appena affermato, basta osservare che ben pochi e vaghi sono i disegni che rappresentano nel dettaglio le murature, mentre moltissimi sono gli scritti, le teorie e le costruzioni geometriche tra coni, cilindri, archi a vari sesti e corde blande.
Con questa ricerca si è pertanto voluto imprimere una svolta decisiva e, con l’apporto delle più recenti tecnologie nei settori del rilievo e della diagnostica, si è avviata una campagna di indagini.
I risultati ottenuti sono estremamente interessanti: tutte le teorie elaborate dagli studiosi nel corso dei secoli forniscono quasi lo stesso identico modello geometrico (a parte pochissime eccezioni). Il risultato è di estrema importanza poiché dimostra che tutti gli studiosi, pur con parole diverse, hanno dato, in maniera indipendente ed inconsapevole, la stessa risposta allo stesso problema. Abbiamo iniziato un rilievo sistematico della struttura, con particolare attenzione alla tessitura muraria della Cupola.
La realizzazione di un modello sperimentale di una porzione di vela, con le stesse caratteristiche di quello reale e costituito con gli stessi materiali, disposti secondo quanto emerso dalle indagini effettuate. Il confronto tra i risultati ottenuti dalle indagini svolte sul modello e sulla Cupola hanno permesso di fare precise affermazioni sulla tipologia della struttura.
The existence of numerous and seemingly contradictory theories about the Dome of the Cathedral of Florence, as well as about its static function and how it was constructed, has created a vast bibliography that is rich in theories but lacking in experimental data, scientific results and technical analysis.
Until today, the building has undergone in-depth study and documentation that was limited to those portions of the structure and architecture that are directly available to visible inspection. Little has been done, however, to investigate the internal parts of the dome that contain, behind layers of plaster and deceptive brick facing, the true secrets of a structure that covers one of the largest spaces of antiquity and has remained by now in sound condition, undisturbed by atmospheric factors, for more than five centuries. For proof, it suffices to observe that the drawings that represent the masonry in detail are vague and very few in number, while there are many written documents, theories and geometric constructions that try to explain the Dome using cones, cylinders, varied round and pointed arches, and ‘corda blanda.’
The research found in this book thus marks a turning point, as it is fruit of a new campaign of investigation that employed the most recent technologies in the areas of survey and diagnostics.
The results are of the highest interest. With a few exceptions, all the theories developed by scholars over the centuries had come up with almost the identical geometric model. This is of great importance, since it shows that all scholars, even if they employed a different vocabulary, have given, independently and unaware of each other, the same answer to the same problem. It was against this background that we began a systematic survey of the structure, with special attention to the masonry fabric of the Dome.
As part of the process, we built an experimental model of a portion of a ‘vela’ with the same characteristics and materials as the real one. The comparison of the results of the investigations carried out on the model and those carried out on the real Dome have allowed us to make precise statements about the typology of the structure.
Roberto Corazzi. Architetto e professore ordinario presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, già docente di Fondamenti ed Applicazioni della Geometria Descrittiva e Rilievo Fotogrammetrico dell’Architettura e dell’Ambiente presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Già membro del Collegio di Dottorato di ricerca in Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente, e membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli e già vicepresidente e del Consiglio Direttivo della Cicop.
E’ autore di numerose pubblicazioni inerenti la geometria ed il recupero di manufatti architettonici rilevati con strumentazioni tecnologicamente avanzate. Ha partecipato a convegni in numerose università nazionali ed estere e in varie istituzioni culturali. E’ esperto della Fondazione Romualdo del Bianco.
Inoltre su you tube possono essere visti video inerenti mostre realizzate all’Archivio di Stato di Firenze, a Palazzo Coppini, Toscana Oggi e in Piazza Duomo ed ha realizzato vari sevizi su emittenti radiofoniche e televisive.
Tiene lezioni al Corso di Laurea della terza età del Comune di Firenze e a gruppi di studenti provenienti da tutto il mondo ed è correlatore di tesi di studenti stranieri.
Ha partecipato al Meeting di Rimini del 2018 con un video organizzato dall’Opera del Duomo e in occasione del sesto centenario della posa della prima pietra della Cupola del Brunelleschi ha proposto importanti avvenimenti e ha tenuto una conferenza nella sala Brunelleschi dell’Antica Canonica.
Principali pubblicazioni: Progetto S. Gimignano, 1996 (coautore); Il Coro della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, 1999; Geometria Scienza del disegno 1. Proiezioni ortogonali, coniche, superfici curve, quadriche, eliche, superfici elicoidali, 2004; Geometria Scienza del Disegno. 2. Prospettiva e Fotogrammetria, 2005; Scienza del Disegno 3. Proiezioni assonometriche-Proiezioni quotate-Interrelazioni tra i vari tipi di proiezione-Ombre nei vari tipi di proiezione - Ombre a 45° - Meridiane, 2008; Le superfici quadriche in architettura, 2005; Cupola di Santa Maria del Fiore. Tra ipotesi e realtà, 2005 (coautore); La Cupola di Santa Maria del Fiore raccontata da colui che l’ha progettata: Filippo Brunelleschi, 2005 (coautore); Nella Siena ritrovata di Ambrogio Lorenzetti, Roma 2008; Il segreto della Cupola del Brunelleschi a Firenze, The Secret of Brunelleschi’s Dome in Florence, 2011 (coautore); La Cupola del Brunelleschi, il segreto della costruzione, 2013; La Cupola del Duomo di Firenze, 2016; Brunelleschi’s Dome, 2017; Le Cupole sotto il cielo di Firenze, 2018.
Roberto Corazzi holds a degree in Architecture and is Professor in the Department of Architecture, University of Florence, where he teaches Fundamentals and Applications of Descriptive Geometry and Photogrammetric Survey of Architecture and the Environment. He is a member of the Doctorate Degree Studies Department in Survey and Rendering of Architecture and the Environment, and is a member of the Scientific Council of the Italian Institute of Castles.
He is author of numerous publications on the geometry and restoration of architectural structures examined with technologically advanced instrumentation. He has participated in conferences at many Italian and foreign universities and cultural institutions.
The main fields of his professional activities are: Hospitals; Department of Auxilliary Highway Works (he is an expert consultant on materials for Società Alpina s.p.a.); Housing; Industrial plants; Environmental Integration; Restoration of Historic Town Centers. He is a specialist in research on measurements using the photogrammetric process.
Pubblicazioni /Publications: Il Coro della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze 1999; Geometria Scienza del disegno - Proiezioni ortogonali, coniche, superfici curve, quadriche,e liche, Superfici elicoidali, Bologna 2004; Geometria Scienza del Disegno: Prospettiva e Fotogrammetria, Bologna 2005; Le superfici quadriche in architettura, Bologna 2005.
(Coautore/Coauthor): Progetto S.Gimignano, Firenze 1996; Cupola di Santa Maria del Fiore Tra ipotesi e realtà, Bologna 2005; La Cupola di Santa Maria del Fiore raccontata da colui che l’ha progettata: Filippo Brunelleschi”, Livorno 2005;Scienza del Disegno 3, Proiezioni assonometriche - Proiezioni quotate-Interrelazioni tra i vari tipi di proiezione-Ombre nei vari tipi di proiezione-Ombre a 45°- Meridiane, Bologna 2008.
Articoli/Articles Nella Siena ritrovata di Ambrogio Lorenzetti, Roma 2008.