ANGELO PONTECORBOLI EDITORE

Una intensa attività progettuale (aiutata – dice Renzo con modestia – da «una buona manualità grafica»), e conseguentemente realizzativa, ha contraddistinto la prolungata stagione ‘produttiva’ dell’architetto Falciani la cui ‘bottega’ di tipica caratura artigianale ha costantemente espresso i canonici attributi della ‘misura’ fiorentina. Per averne conferma basta osservare il quoziente formale della sede della Banca Toscana costruita ad Arezzo in angolo tra via Roma a corso Italia, o la convincente concatenazione volumetrica del Centro elaborazione dati della Banca Toscana in via Panciatichi a Firenze, e la ingegnosa varietà compositiva di taluni edifici condominiali.
Ma l’impegno architettonico di Renzo che mi piace rimarcare è piuttosto l’organico insediamento di case unifamiliari e bifamiliari in via dei Massoni e in via delle Ballodole: un riuscito mosaico, una piccola new town di autografia ‘falcianiana’, il cui collante urbanistico, capace di dare significato all’intero complesso, è costituito dalla sostanziale dignità della condizione dell’abitare.
Al di là dei brillanti raggiungimenti di specifico aspetto professionale, il mio apprezzamento per il virtuosismo operativo di Renzo Falciani è altresì rivolto a strepitosi divertissements quali il fiabesco ‘bestiario’ disegnato e dipinto con ludica originalità, e i fantasiosi, coloratissimi, luccicanti, augurali biglietti di Natale che giungono puntualmente per procurarmi sorriso e piacere, agli occhi e allo spirito, e per rinnovare il perdurante senso di una verace amicizia.

Carlo Cresti