Anno/Year 2024
122 pagine/pages
48 illustrazioni/illustrations.
12x19 cm.
ISBN 9788833841885
€14.00
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Marco Vannini
La Specola
La singolare storia del Museo, dal divino Marchese all’ultimo uomo che parlava con i cannoni
L’Imperial Regio Museo, fondato a Firenze nel 1775 dal giovane Pietro Leopoldo Lorena e dall’abate Felice Fontana, noto a Firenze col nome di Museo della Specola, è stato nel tempo ammirato e visitato da letterati e scienziati di tutto il mondo oltre che il laboratorio e il deposito delle collezioni di alcuni tra i più noti zoologi e botanici italiani.
L’Imperial Regio Museo, noto a Firenze col nome di “Museo della Specola”, in virtù del torrino ottagonale che svetta alla sommità dell’edificio, fu l’effetto combinato di un granducato affascinato dalla scienza della seconda metà del ’700 e del desidero illuminista di “portare la scienza al popolo”. Nasce così, per la prima volta, un Museo che cerca di coprire l’intero mondo della scienza, con telescopi straordinari, macchine elettrostatiche, distillatori e termometri moderni, animali impagliati importati da tutto il mondo, modelli in cera di fiori e piante e soprattutto del corpo umano, intero e nelle sue parti. Un Museo che non si limita più ad essere una collezione di stranezze di proprietà del Regnante (il Granduca Pietro Leopoldo II Asburgo-Lorena, nel nostro caso), ma un Museo creato appositamente per istruire il pubblico di qualunque classe sociale. Opera, lo si capisce bene, figlia dello stesso governo illuminista che per primo abolì in Europa la pena di morte e che fu tra i primi ad adottare il parafulmine, la vaccinazione contro il vaiolo, ad abolire il dazio sul pane e a ricoverare i malati mentali in strutture apposite e non più in carcere.
Il Museo fece parlare di sé in tutta Europa e con questo breve racconto, l’Autore si è divertito a immaginare le visita alla Specola (peraltro documentate) di personaggi quali il Marchese de Sade, Humphrey Davy, Cuvier, von Humboldt e persino del giovane Stendhal, inventandosi possibili dialoghi con fiorentini dell’epoca, terminando con alcuni dei più notevoli scienziati che alla Specola furono attivi e col misterioso uomo del cannone.
Marco Vannini è stato docente di Zoologia all’Università di Firenze, dal 1970 al 2015 e, dal 1992 al 2003 direttore del Museo zoologico La Specola. La sua attività di professore si è dedicata quasi esclusivamente al corso di laurea in Scienze Naturali avendo fatto appassionare alla zoologia intere generazioni di naturalisti. La sua attività di ricerca ha riguardato il mondo degli invertebrati, concentrandosi su aracnidi, crostacei e molluschi, in Italia e lungo le coste dell’Oceano Indiano Occidentale.
Ha pubblicato due libri divulgativi sull’evoluzione, Breve storia della vita animale ovvero quattro miliardi di anni di errori e insuccessi (Emmebi, 2014) e Evoluzione e tendenze evolutive: l’opinione dell’ameba (Bruno Mondadori, 2019), oltre a libri per bambini di argomento zoologico per le Edizioni Montaonda. Per quest’ultima casa Editrice, Vannini ha pubblicato anche vari gialli ambientati a Firenze e dintorni.