Architettura a Firenze tra miti e realt

Anno/Year
250 pagine/pages
266 c. illustrazioni/illustrations.
17x24 cm.
ISBN 978 88 88461 27 2
€24.80




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Carlo Cresti

Architettura a Firenze tra miti e realtà
dal Tempio di Marte agli inizi del XVII secolo

Mitica è la ricorrente opinione che Firenze sia sempre stata una città progettata da carismatici architetti: prima configurata dai presunti e ‘gotici’ interventi di Arnolfo, poi delineata con caratteri ‘rinascimentali’ dal Brunelleschi o ‘suggerita’ dall'Alberti, nonché improntata a formalismi ‘manieristici’ da Vasari e Buontalenti.
Propenso alla mitizzazione è altresì il comune convincimento che la maggioranza delle chiese e dei palazzi realizzati a Firenze (anche quelli di scarsa qualità), siano, poiché fiorentini, degli episodi esemplari e addirittura dei capolavori inconfutabili. Troppo spesso, nel riassumere vicende, connotati, espressioni e significati di edifici monumentali fiorentini, e nel compendiare la storia della costruzione urbana, sono stati sovrastimati taluni avvenimenti architettonici decisamente marginali, e taluni progettisti che in verità risultano degli onesti comprimari o mestieranti.
Troppo spesso, sull’onda emotiva del fervore celebrativo di ricorrenze centenarie, sono state perseguite divagazioni tematiche rivelatesi delle arbitrarie ‘forzature’ o delle evidenti mistificazioni. A tale proposito appaiono sintomaticamente emblematici i recenti ed enfatici tentativi di fare di Arnolfo un urbanista, di Lorenzo il Magnifico un maitre à penser dell'architettura, e di attribuire a Leon Battista Alberti la paternità mentale di quanto è avvenuto a Firenze, nel Quattrocento, in ambito artistico e architettonico.
Per guardare al di là di infondati ‘miraggi’, il libro di Cresti propone di distinguere i miti e le realtà, evitando superflue incensature, superlativi entusiasmi , idolatrie campanilistiche, abituali orgasmi estetici, consueti clichès encomiastici di cui sono ampiamente infarciti i manuali di storia dell'arte e di storia dell'architettura, nonché le approssimative ‘guide’ per turisti, dispensatrici, gli uni e le altre, di inattendibili attribuzioni e disinvolte investiture demiurgiche.
L’analisi prende avvio, e non poteva essere diversamente, dall'edificio del Battistero, che costituisce l'eminente caposaldo nella duplice valenza di mito e di realtà.






 

 

Carlo Cresti - architetto, già professore ordinario di Storia dell’Architettura nell’Università di Firenze. È vice presidente della classe di Architettura dell’Accademia fiorentina delle Arti del Disegno. È stato direttore del ‘Dipartimento di Storia dell’Architettura e Restauro delle strutture architettoniche’ dell’Università di Firenze, coordinatore del Dottorato di Ricerca in ‘Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica’, direttore della ‘Scuola di Specializzazione in Storia, Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici e Ambientali’.
Ha tenuto lezioni nei corsi di specializzazione in Museografia e Museologia presso l’Università Internazionale dell’Arte di Firenze e Venezia; ha insegnato Storia del Design nell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze.
Ha fatto parte di comitati scientifici ed organizzativi di mostre d’arte e di convegni di storia dell’architettura e della città.
È autore di numerosi saggi sull’architettura italiana dell’Ottocento, del Liberty, del Futurismo, sull’architettura fiorentina della Controriforma, del Seicento e del Settecento, nonché sull’architettura europea moderna e contemporanea, sull’archeologia industriale, sulla storia della città e del territorio, sull’architettura museografica.
Ha collaborato e collabora a quotidiani e alle più note riviste d’architettura italiane e internazionali. È stato direttore della rivista “La Nuova Città” fondata da Giovanni Michelucci e della rivista “I confini della città”; attualmente dirige “Architettura & Arte”.
Tra le sue pubblicazioni più importanti sono da ricordare: Architetti e ingegneri nella Toscana dell’Ottocento (1978); Firenze 1896-1915. La stagione del Liberty (1978); Montecatini 1771-1940. Nascita e sviluppo di una città termale (1984); Architettura e fascismo (1986); La Toscana dei Lorena. Politica del territorio e architettura (1987); Architettura senza cantiere. Immagini architettoniche nella pittura e scultura del Rinascimento (1989); L’architettura del Seicento a Firenze (1990), finalista per la saggistica al Premio letterario Viareggio 1991; Civiltà delle ville toscane (1992); Firenze capitale mancata. Architettura e città dal piano Poggi a oggi (1995); Mostri e altri prodigi di fantasia nelle architetture del Manierismo e del Modernismo (1998); Orientalismi nelle architetture d’Occidente (1999); Storia della Scuola e Istituto Superiore di Architettura di Firenze. 1926-1936 (2001); Fascinose creature di pietra. Figurazioni antropomorfe e zoomorfe nei balconi settecenteschi della Sicilia sud-orientale (2003); Gabriele d’Annunzio ‘architetto imaginifico’ (2005); Museologia e museografia. Teoria e prassi (2006); Architetture e statue per gli eroi. L’Italia dei monumenti ai Caduti (2006); Architettura a Firenze tra miti e realtà (2007); Lorenzo Viani e l’architettura (2008); Architetture e città metafisiche (2009); Futurismo e architettura (2009).
Alcuni suoi libri e numerosi suoi saggi sono stati tradotti e pubblicati in inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, olandese.