Il muro del pianto

Anno/Year 2013
230 pagine/pages
14,8x21 cm.
ISBN 978-88-97080-56-5
€16.00




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Giuseppe Stilo
Bruno Italo Franco

"Il muro del pianto"
L’Elba racconta

 Il libro prende spunto dalla storia di Ivo, uno degli 810 mila internati militari italiani che dopo il 8 settembre 1943 vengono deportati in Germania. Oltre 50 mila non ritorneranno in Italia.
La mancanza di braccia tedesche, tutti gli uomini impegnati in guerra, fa sì che militari italiani vengano impiegati chi negli stabilimenti a produrre armi, chi in altre attività. Ivo farà l’aiuto fornaio a Breslavia, oggi capitale della Slesia, dove conoscerà una ragazza Marlene che porterà con se, una volta liberato dalle forze Alleate, tra mille difficoltà, e diventerà sua moglie.
La sua vita si svolge tra difficoltà inimmaginabili. Al lavoro durissimo nelle miniere elbane alterna nel tempo libero la caccia,e la pesca, specie “a traina”, diventando un vero “maestro”. La sua bravura gli consentirà di “arrotondare” la magra paga di minatore che non basta mai.
Il rapporto col nipotino, Angelo, “il Capitano” è molto forte. Nel crescere “il Capitano” diventa l’amico, il compagno fisso di bellissime avventure di pesca, a cui trasmettere “trucchi” ed esperienza.Trucchi ed esperienza che vedranno nel “muro del pianto”, un muretto fare da panchina abituale ai pescatori amatoriali, che su quel pezzo di cemento raccontano le loro uscite quotidiane e spesso si lamentano del poco pescato, da qui il titolo “Il muro del pianto”.






Beppe Stilo, classe 1946, diploma di maestro elementare, esperienza durata una settimana di supplenza.Vive a Scandicci. I suoi hobby sono: scrivere, cacciare, pescare, andare a funghi e la politica. è Consigliere comunale da due legislature. L’impegno politico vissuto come servizio ed a tempo. Due mandati e poi spazio ad altri. In questo libro, insieme all’amico “Conte” si sforza di riscoprire valori e sentimenti sempre più disattesi; amicizia, solidarietà, voglia di libertà.
Libertà fatta di silenzi, come quelli dell’amico Ivo. Libertà che solo la natura può offrire dove il nostro “io” si ritrova.


Bruno Italo Franco, cavese di nascita, da madre elbana e padre pugliese. A 66 anni è ancora in attività nel suo centro assistenza di elettrodomestici di grandi marche a Prato.
La sua grande passione è la pesca “a traina” con un vecchio gozzo, che a volte sparisce in mezzo alle onde, e con la lenza a mano, come Santiago nel Vecchio ed il mare di Hemingway. Quel suo modo disincantato, da nostalgico conservatore gli ha fatto meritare l’appellativo “il Conte”.
Gli autori sono legati da un’amicizia fraterna, dagli stessi hobby e dagli stessi vizi.