ANGELO PONTECORBOLI EDITORE

“Santa Maria Nuova è in Firenze un grande e pubblico edifizio, nel quale sono accolti, nutriti e curati senza veruna ricompensa e, come si suol dire, per il solo amore di Dio tutti gli infermi di povera condizione della città e della vicina campagna e dello stato tutto o forestieri e di qualunque sorta d’infermità, i quali vi si presentano”. Con questa breve introduzione il medico mugellano Antonio Cocchi riassunse, nella sua Relazione dello Spedale di Santa Maria Nuova di Firenze del 1742, gli oltre 450 anni di storia della principale istituzione di assistenza del territorio toscano, uno degli ospedali più famosi di tutta Europa e simbolo di Firenze fin dalla sua istituzione. Fondato nel 1288 da Folco di Ricovero Portinari per l’assistenza e il sostegno ai poveri bisognosi, l’ospedale di Santa Maria Nuova mutò progressivamente la sua originaria vocazione genericamente assistenzialista, divenendo non solo una delle strutture più importanti e famose d’Italia per il ricovero degli infermi, ma anche un vero e proprio “quarto polo” per la città, accanto al municipio, alla chiesa e al mercato, verso il quale confluirono gli sforzi dei governanti e le speranze dei governati.
Dall’“età di Dante” e della Peste Nera agli splendori dell’Umanesimo, dall’età comunale alla Firenze signorile del XV secolo, dal lungo regno dei Medici all’avvento della Maison Lorraine nel Settecento, le sue vicende si sono sempre legate indissolubilmente alla storia fiorentina, alle attenzioni dei privati cittadini, alle iniziative della Chiesa e del governo: fenomeno urbano, quindi, e ganglio fondamentale del sistema economico e sociale, anche attraverso i suoi vasti possedimenti fra le mura e nel contado, la sua forte incidenza nel mercato urbano degli affitti, degli immobili e delle vettovaglie.
Le più recenti indicazioni storiografiche e il rinnovato interesse per le vicende storiche di Santa Maria Nuova inducono a scavare più a fondo nella quotidianità delle sue corsie, ad immergerne le vicende nel più generale contesto sociale, economico, politico, finanche scientifico dell’età moderna. Un’analisi dei cambiamenti e persistenze attraverso i documenti contenuti nell’immenso archivio storico dell’ospedale, scevra dai pregiudizi “igenisti” e “sterilizzati” della contemporaneità, ci permette di comprenderne al meglio quelle caratteristiche sanitarie e culturali che ancora oggi rendono Santa Maria Nuova riconoscibile e quantomai vitale nel panorama di Firenze.