Anno/Year 2008
796 pagine/pages
illustrato/illustrated
cm.
ISBN 978 88 88461 63 2
€48.00
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Una sintesi corposa, ma attenta questa di Marcello Andriola. Il racconto di una storia che è la Nostra Storia. La storia di un passato di costruttori per necessità adattative a situazioni ambientali diverse che ci porta a un presente di distruttori degli ecosistemi con conseguenze nefaste per la possibile sopravvivenza umana sul Pianeta Terra.
A parte le reazioni di un qualsiasi lettore alla quantità di informazioni inserite, talvolta a mò di corollario, in un discorso più serio e competente, è chiara l’asse portante del ragionamento che sottende la stesura del testo. Chiaro lo sviluppo tecnologico che porta alla industrializzazione con la conseguente trasformazione del mondo naturale, l’enorme sviluppo dei contesti urbani con un affollamento che spesso non tiene considerazione delle basi proxemiche della convivenza sociale.
Un fenomeno questo che Warren Hern omologa allo sviluppo tumorale maligno. Sono questi aspetti rilevanti del testo che dovrebbe prima di tutto essere letto in un corso introduttivo di architettura. I fatti e i dati numerici dello sviluppo demografico non possono infatti essere trascurati dai pianificatori urbani che presi dagli aspetti tecnologici dell’edilizia e della viabilità, molto spesso non riflettono sul contesto umano al quale le loro strutture sono destinate.
Anche senza considerare i tempi del primo sviluppo della sedentarizzazione umana risalente intorno a 10-8 mila anni a.C., e limitandoci a considerare l’epoca di Cristo, duemila anni fa, gli esseri umani presenti sul globo erano intorno a 250 milioni. Ci vollero 14 secoli, l’epoca della scoperta dell’America, perché questo numero raddoppiasse. Bastarono poi solo 4 secoli per raggiungere il primo miliardo nel 1835. Il secondo miliardo fu raggiunto 90 anni dopo nel 1925. Oggi a distanza di 80 anni, l’Umanità ha una presenza sul Globo di 6 miliardi e mezzo. Una triplicazione numerica nel volgere di tre generazione che, per la sua sussistenza richiede risorse energetiche e nutrizionali sempre opprimenti per un equilibrato mantenimento dell’ecosistema del Pianeta che se non controllata porterà tragicamente alla estinzione della nostra medesima specie.
In questo insieme di appunti Andriola fa intravedere questa realtà come una premessa per una più profonda analisi che ci auguriamo possa presto sviluppare.