Con “Utopia del giardino”, Michele del Re ci conduce ai giardini ideali nel mondo verso la valle divina di Hunza, l’erta favolosa di Cintra, il contra-mundus di Monte Verità, e ci narra la fioritura di giardini talvolta iperreali, talvolta ridotti a quinte teatrali, nel cinema popolato di giardini; questo, sulla strada del giardino come utopia, come grande archetipo. Incontreremo alcuni giardini costruiti come percorsi, dal piccolo bosco-giardino delle Palómbole (work in progress mio e se volete, dei lettori), alla meraviglia che è la Scarzuola, per poi ritrovare i giardini nei sogni, e in ultimo il segreto archetipo delle nostre nostalgie, delle nostre speranze, della nostra attesa. E forse la conclusione ci riporterà a sentire il giardino come grande momento d’incontro tra noi e la dinamica del cosmo, di cui facciamo parte ora e sempre.
In un bosco magico, non in un giardino, si svolge l’itinerario di Ulisse avviato dalla Maga Circe ai misteri dell’oltretomba; in un bosco magico Enea trova il ramoscello d’oro guida al suo peregrinare. Ma quando l’eroe stesso crea il luogo magico, lo forgia e lo modella ai suoi fini di trascendente realizzazione, allora sorge un giardino del sogno che, muto per il profano, trova senso con la guida segreta della maga, o dell’unicorno o del cavallo alato, oppure con la chiave arcana che sta lì, davanti a tutti, presente nel disegno, nelle piante, nella configurazione del giardino; ma bisogna saperlo leggere, il giardino, perché quadrati, aiuole, fontane, ghiribizzi apparentemente casuali, statue più o meno nascoste conducano alla porta d’oro della conoscenza.
Sommario
Capitolo 1
Dal percorso alla utopia del giardino
La ricerca di strade altre – Il giardino: oltre le belle piante – Molti linguaggi – Giocando col giardino… – Dama natura e l’ecologia – La biosfera – Gaia, organismo vivente? – Il progetto della dea – ... o Medea, la corsa al baratro – Il pianeta-giardino – Il giardiniere simbiotico – Il terzo giardino – Il giardino in movimento – Ecologia e senso cosmico – Messaggi di Gaia? I misteriosi giardini spontanei – Trovar senso alla natura: la danza di Krisna – Il giardino del futuro di Romanoff – Jung, il fiore, il rizoma.
Capitolo II
L’utopia del giardino - Cercar giardini
Cercare e piantare il giardino – L’universale ricerca – Giardini ritrovati: la valle di Hunza, Sintra’s glorious eden – La montagna e la valle degli dei – Monte Verità, contra-mundus e chiaro giardino – Simulacri. Giardino come cinema, cinema come giardino. – I giardini dei pittori. Rinvio.
Capitolo III
Costruire un bosco-giardino
Le Palómbole, il bosco che gioca a giardino – I nascosti sentieri, le ‘ley lines’ – le Palómbole, le colombelle – La grotta di Demetra e i fili innumerevoli – Le grotte di Castello e di Tivoli – Il linga, la yoni e il chaos – Conoscere pianta e radice – Orfeo e il giardino – Orfeo mi dice – Atena e l’olivo – La pietra antica – La vecchia quercia – Succede in giardino? la gerarchia arborea – Il pianoro e la valle di Plinio – Giardino e paesaggio – Il vento, i suoni, il tempo – Il compasso di Filacciano – Il giardino come casa – Verso il limitare: quest’ermo colle e questa siepe …
Capitolo IV
La Scarzuola, la magia delle evocazioni
La pietra sincera – La storia e la vita – Sogni, rimpianti, ideali – Rovine-relitti e rovine-messaggio – L’orgoglio del costruttore – Microcosmo e macrocosmo: solo per gli iniziati – La vita e il sogno – Liber Scarzuolæ – Verso la scarzuola – In strada – Il bel giardino italiano – San francesco – Il senso della Scarzuola – Pietra, albero, uomo – I sette teatri, la Buzzi follia – Macchina umana e Scarzuola – Il tempo e la musica – Gli dei, le energie – Il tempio di Eros – La grotta del cuore – Dal nero della terra al piano solare – Lo splendore dei teatri – Il ninfeo – La memoria e il volo – Asse del mondo – Le radici in cielo – La colonna del tempio – Le tombe e poi l’inferno – La torre dell’aria – L’angelo – La nave e il viaggio.
Capitolo V
Il senso del giardino
Leggere il giardino – Dal bosco-giardino – ... Alla fantasmagorica Buzzinda – Dialogo col giardino – Frettolosi e anticreativi – Visita e visitazione – Parlare con le piante? – Corrispondenze e interazioni uomo/pianta – Interazione informatica ed elettronica – Giardino Escher – Giardino-Microcosmo – Giardino, utopia e stagioni della vita Spiegazione minimale – Stagioni della vita, stagioni – del giardino – I giardinieri vecchioni – Mystic moment – Il prato che non fiorirà e l’erba del sogno – il giardino della vergogna – Giardino pragmatico – Quando in Cina – Il giardiniere virtuoso – Il senso del giardino, il senso del cosmo – Saluto, augurio e promessa.
Libri e siti.
(tratto dal primo capitolo del volume)
Nella prima parte della ricerca, i giardini del sogno, il percorso, abbiamo vissuto insieme il motivo eterno del giardino d’Adone che presto fiorisce e presto muore sotto il segno dell’impermanenza; abbiamo intravisto Pan che danza nel bosco sotto il segno della meravigliosa dinamica inarrestabile del cosmo, del fervore della fede che crea nel chiostro-giardino un luogo per incontrare Dio. Abbiamo poi scoperto le immagini del viaggio iniziatico di Polifilo, che ci ha guidato per cogliere la ricerca del mondo della luce celeste nei giardini “mistici”, la ricerca di poteri arcani in quelli esoterici ed alchemici che tendono a realizzare un sogno nascosto, riferendoci alle ville del Lazio, a Bomarzo, a Collodi, a Fontainebleau, sotto il segno di trasmutazione e/o ipostasi. Alla speranza d’un mondo sovrumano di quei giardini, s’accompagna la nostalgia del sognato giardino delle origini, sempre bello, sempre diverso a seconda dei popoli, con un nucleo centrale di desiderio di ritorno: fantasia/sogno e fantasia/ideale. Abbiamo intravisto l’orto segreto delle streghe e delle maghe che sa donare amore morte vita ebbrezza, affascinante tra scienza e magia, tra terapie e incantesimi, tra esaltazione dell’opera grande e terrore del rogo. Finalmente abbiamo aperto una prima porta alla comprensione meditando sul binomio labirinto/giardino. Tutto questo, con quel tanto di notizie che serve a tracciare il percorso, a pensare il giardino come idea, rinviando il lettore suchend, per quanto mi riguarda, ai modesti approfondimenti monografici della ricerca che mi riprometto di mettere a disposizione in futuro, rinviando il lettore che ne vuol sapere di più sul singolo giardino, alle enciclopedie, ai trattati e alle monografie.
Ora la nostra ricerca ci pone sulla strada dei giardini ideali nel mondo che ci condurrà ad intravedere la valle divina di Hunza, l’erta favolosa di Cintra, il contra-mundus di Monte Verità, ed anche la fioritura di giardini talvolta iperreali, talvolta ridotti a quinte teatrali, nel cinema popolato di giardini); questo, sulla strada del giardino come utopia, come grande archetipo. Incontreremo alcuni giardini costruiti come percorsi, dal piccolo bosco-giardino delle Palómbole (work in progress mio e se volete, dei lettori), alla meraviglia che è la Scarzuola, per poi ritrovare i giardini nei sogni, e in ultimo il segreto archetipo delle nostre nostalgie, delle nostre speranze, della nostra attesa. E forse la conclusione ci riporterà a sentire il giardino come grande momento d’incontro tra noi e la dinamica del cosmo, di cui facciamo parte ora e sempre.
Michele Del Re