Il marchese de Sade  a Firenze nel 1775

Anno/Year 2022
76 pagine/pages
20 illustrazioni/illustrations.
12x19 cm.
ISBN 9788833841403
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Valerio Cantafio Casamaggi

Il marchese de Sade a Firenze nel 1775

Il marchese de Sade soggiornò a Firenze fra l’agosto e l’ottobre del 1775.
Tre mesi intensissimi durante i quali ammirò opere d’arte, teatri, palazzi, giardini ed ebbe amori ed amici sinceri, tutti destinati a rivivere nelle sue opere più celebri e famigerate, insieme alle “sregolatezze” dei fiorentini.

Il marchese de Sade, nel corso dei suoi viaggi in Italia compiuti fra il 1772 e il 1776, scrisse il Voyage d’Italie, un insieme di note, osservazioni e spunti di riflessione pubblicato soltanto alla fine del XX° secolo e che può a buon diritto essere annoverato tra i più importanti «diari di viaggio» del Settecento.
Il soggiorno italiano – e quello fiorentino in particolare – apriranno a Sade le porte dell’arte e della letteratura, offrendogli cronache e racconti popolari e permettendogli di stabilire legami di amicizia, culturali, scientifici, mondani e anche sentimentali ed erotici con persone di ogni categoria e classe sociale. Ciò influenzerà profondamente tutte le sue opere più celebri, da Juliette a Justine, dalla Filosofia nel boudoir alle Centoventi giornate di Sodoma.
A Firenze, Sade si legò di sincera amicizia al dottor Mesny (uomo di scienza e medico del Granduca), ebbe importanti relazioni amorose, incontrò nobili e popolani, attori e diplomatici, prese appunti, lesse giornali e gazzette, visitò chiese e palazzi, percorse giardini e campagne. Un’immagine di libertà e vivacità intellettuale che stride profondamente con quella poi passata alla storia del prigioniero della Bastiglia, tutto preso dalla mania delle cifre, da fantasie erotiche solitarie e impegnato a mettere nero su bianco oscenità «irraccontabili».
E tuttavia, tanta parte dell’ispirazione “nera” del marchese de Sade nasce dalle meraviglie viste, dalle emozioni provate e dal rimpianto mai sopito per i tre mesi di libertà vissuti a Firenze, in quella città “mille volte felice” perchè capace di trasformare “le sue passioni in leggi”.

Indice

  7 Sade e l’Italia
13 I due Voyages
17 Firenze nel 1775
21 L’arrivo in città
25 Il dottor Mesny e la sua famiglia
29 Un viaggiatore originale
37 La passione per il Teatro
43 Le più belle donne di Firenze
49 “Vizio e virtù”
53 Chiara Moldetti
57 Il “barone” di Hancarville
61 I corpi di cera
65 La partenza da Firenze
67 Il «figlioccio» fiorentino del marchese de Sade
71 “Quanto sarebbe stato meglio…”

 






Valerio Cantafio Casamaggi, fiorentino, laureato in Scienze Politiche al «Cesare Alfieri», dirigente pubblico, membro da oltre vent’anni della Società di Studi Fiorentini, ha dedicato numerosi articoli e saggi alla storia di Firenze e ai suoi legami con la Francia. Appassionato conoscitore della vita e dell’opera del marchese de Sade, sullo scrittore francese ha pubblicato fra l’altro: Sade et l’Italie (con Armelle St-Martin), Parigi, Desjonqueres 2010; Les Antiquaires: une petite comédie et le «grand théâtre» d’Italie chez le Marquis de Sade (in «Dupaty et l’Italie des voyageurs sensibles»), Amsterdam-New York, Rodopi 2012; Les Voyages d’Italie, in «Sade. Un athée en amour», a cura di Michel Delon, Parigi, Albin Michel-Fondazione Martin Bodmer 2014.

 

 

 

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