Anno/Year 2022
104 pagine/pages
40 illustrazioni/illustrations.
15x21 cm.
ISBN 9788833841472
€14.00
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Antonino Zarcone
IN VIAGGIO CON SHALOM
da San Miniato a Leopoli
l libro “In viaggio con Shalom. Da San Miniato a Leopoli” è la testimonianza della spedizione umanitaria compiuta da dodici volontari in terra di Ucraina allo scopo di portare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dalla guerra ed in particolare alle persone più fragili: anziani e bambini.
Un diario degli incontri con le locali autorità religiose e politiche, dei momenti di preghiera e dei gesti di solidarietà verso coloro che hanno dovuto abbandonare le proprie origini a causa dell’invasione russa.
L’autore, che del viaggio è stato l’organizzatore, non nasconde le forti emozioni vissute nei momenti di incontro con le vittime anzi le esalta perché in esse vi trova la motivazione per sostenere le iniziative che promuovono la pace ed il dialogo tra i popoli.
Il volume vuole essere un omaggio ai compagni di viaggio (Andrea Migliavacca, vescovo di S. Miniato, Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, Donato Agostinelli, parroco di S. Croce sull’Arno Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio, i volontari Vieri Martini, Carlo Coppola, Giovanni Giannoni, Nicola Monti, Antonio Morelli, Stefano Soldani e la giornalista Romina Gobbo) ed un gesto di solidarietà, dato che i proventi saranno devoluti a Shalom pro Ucraina.
Il Movimento Shalom nasce nel 1974 a Staffoli, nel comune di Santa Croce Sull’Arno (Pisa), diocesi di San Miniato, per iniziativa del sacerdote Andrea Pio Cristiani. Nel tempo gruppi e sezioni del Movimento sono sorti in diverse regioni d’Italia e del mondo. La sua sede centrale è a San Miniato, nel cuore della Toscana. Lo scopo del Movimento Shalom è diffondere una cultura di pace, tolleranza e solidarietà verso gli ultimi della Terra. Questi obiettivi sono perseguiti attraverso la formazione e sensibilizzazione di adulti e giovani ai valori di cui Shalom è portatore e la realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile nei paesi più poveri della terra. Per sua natura il Movimento è una casa comune aperta a individui di ogni fede religiosa che condividono la passione per l’uomo e anche per coloro che non hanno scoperto la bellezza della fede, ma che desiderano impegnarsi a sollevare le sofferenze del mondo.
Antonino Zarcone: Generale in ausiliaria proveniente dall’arma di artiglieria, oltre ad avere assolto gli incarichi di comando, è stato Capo ufficio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito dal 2008 al 2015 e vice direttore e capo del dipartimento di sociologia militare del Centro Militare di Studi Strategici dal 2015 al 2017. Impiegato nell’ambito delle operazioni di stabilizzazione internazionale, ha operato come vice direttore alle operazioni del Comando IFOR a Sarajevo, rappresentante nazionale e ufficiale di collegamento presso il Ministero della difesa australiano a Camberra per l’operazione INTERFET e di assistente militare del vice comandante del corpo d’armata multinazionale (MNC-I) a Baghdad per cui è decorato delle relative medaglie nazionali e Nato e della Meritorious Service Medal Usa. Laureato in scienze strategiche ed in scienze diplomatiche ed internazionali, ha conseguito i Master in strategia, in strategia internazionale e in comunicazioni istituzionali e il dottorato di ricerche in storia dell’Europa orientale. Storico militare, è stato membro di numerose commissioni, tra le quali la Commissione italiana di storia militare e la Commissione foibe e ha collaborato con la procura militare di Roma in relazione alle indagini sui crimini di guerra. Relatore a numerosi convegni internazionali, ha collaborato con alcune università in Italia ed all’estero. Autore di numerosi saggi di storia militare, ha pubblicato: Domenico Maiocco, lo sconosciuto messaggero del colpo di stato; I precursori. Volontariato democratico italiano nella guerra contro l’Austria: repubblicani, radicali, socialisti riformisti, anarchici e massoni; Il generale Roberto Segre. Come una granata spezzata nel tempo. Per i suoi studi è stato premiato con il Premio Carducci 2008, il Premio Firenze Fiorino d’Oro 2015 ed ha ricevuto la Medaglia del Ministero dei veterani russo.