Uno Stenterello emigrante

Anno/Year 2024
156 pagine/pages
50 illustrazioni/illustrations.
15x21 cm.
ISBN 9788833841991
€18.50




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Elena tamburini

Uno Stenterello emigrante
Storie di una famiglia pratese nel Nuovo Mondo

 Nove storie che, una dopo l’altra, con un linguaggio semplice, così come sono arrivate all’autrice, compongono il racconto intimo e corale di una famiglia di emigranti pratesi. Già impegnati in un settore tessile che, al di là delle fortune di alcuni fabbricanti, falcidia i piccoli proprietari, essi affrontano le molte e ardue prove dell’inserimento americano (1889). Su tutti, emergono le voci dei due fratelli Baldassino e Cordelia, partiti ancora fanciulli. Il primo aprirà con successo un ristorante e lo lancerà valendosi delle commedie di Stenterello da lui stesso interpretate e scritte: uno Stenterello ancor più terrorizzato e impotente di quello tradizionale, alle prese con la potente malavita di Chicago. La seconda riflette il punto di vista di una donna: una donna più forte rispetto ai modelli proposti dalla famiglia, che ne guida il precipitoso ritorno a Prato, dopo la precoce morte di spagnola dell’amatissimo fratello (1920). Una storia vera, documentata, oltre che dall’unica commedia rimasta, anche da una raccolta inedita di fotografie – significativi esempi delle prime istantanee americane – rimaste alla famiglia.

Alla fine, Stenterello è arrivato in America. Accompagnando gli emigranti, ha trovato anche là una sua ragion d’essere. Pauroso, sbruffone, pigro, all’occorrenza imbroglione, in una Chicago divenuta un “covo di ladri e di assassini” (come si dice nell’unica commedia rimasta) e dominata dai malviventi (Mano Nera e non solo) e dalle angherie dei poliziotti, Stenterello non può che ambire a diventar lui stesso un poliziotto, o una “guardia di poca sicurezza”, corrotto come gli altri. È una versione “americana” della popolare maschera fiorentina. L’attore-autore che ce l’ha lasciata è Baldassino Mazzoni, pratese, partito ancora fanciullo (1892) al seguito di un avventuroso padre-padrone e di tutta una famiglia di formazione patriarcale e religiosa, bruscamente trapiantata nel mondo Nuovo a causa delle difficoltà del settore tessile di Prato. Nove voci – nonni, genitori, zii, fratelli – filtrate attraverso il ricordo dell’ultima, quella di Cordelia, che raccontano le prove da essi affrontate e subite: non solo quelle concrete e durissime dell’inserimento, ma anche lo scontro con abitudini e valori profondamente diversi dai propri, le divisioni fra gli stessi emigranti e dietro, riafforante a tratti, un’acuta, insopprimibile nostalgia. E storie inquietanti e dolorose come la doppia vita di Vittorio, l’amore impossibile di Ausilia, lo strappo di due fratelli contro il padre. Solo la terza generazione, quella appunto di Baldassino e Cordelia, sembra liberarsi dai pesanti condizionamenti tradizionali, conquistando nel tempo, con la fatica e con l’ingegno, agiatezza e benessere. In realtà è un’illusione. La morte precoce, di spagnola (1920), dell’amatissimo Baldassino rende tutti improvvisamente consapevoli delle tante insidie e delle troppe fragilità di quel mondo appena conquistato e li spinge al precipitoso ritorno a Prato. Una storia vera, intima e corale, documentata, oltre che da quell’unica commedia, anche da una raccolta inedita di fotografie – significativi esempi delle prime istantanee americane – rimaste alla famiglia.






 Elena Tamburini e Mazzoni – Elena Tamburini ha insegnato Organizzazione dello spazio teatrale e Iconografia teatrale all’Università di Roma, di Bologna e di Padova. Come docente, ha pubblicato vari libri di cui gli ultimi sono Gian Lorenzo Bernini e il teatro dell’Arte, 2012; Culture ermetiche e commedia dell’arte. Tra Giulio Camillo e Flaminio Scala, 2016; Le Accademie romane in difesa di Galilei: l’Amor Pudico (1614), 2024. Questo libro raccoglie le memorie della sua famiglia materna.