Gisella Selden-Goth e sua figlia Trudy a Firenze

Anno/Year
134 pagine/pages
38 illustrazioni/illustrations.
12x19 cm.
ISBN 9788833842233
€14.00




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Maria Dina Tozzi

Gisella Selden-Goth e sua figlia Trudy a Firenze

Gisella Selden-Goth, musicista e musicologa, collezionista e giornalista e Trudy Goth, sua figlia fotografa, danzatrice e coreografa. Due vite fuori dall’ordinario, in rapporti stretti con alcuni dei più grandi musicisti ed intellettuali del secolo scorso: Béla Bartók, Ferruccio Busoni, Arturo Toscanini, Dimitri Mitropolous, Bruno Walter e lo scrittore Stefan Zweig. Ne esce la storia di intellettuali di pregio, che per tre volte sono costrette a cercare rifugio davanti alla violenza della storia, prima a Berlino, poi a Firenze e infine a New York. Riusciranno a non esserne travolte. Scampate al fascismo, alla guerra e alle persecuzioni antisemite, continueranno a vivere nella musica e nella danza, legando per sempre i loro destini alla città del fiore.

Gisella Selden-Goth e sua figlia Trudy arrivano per la prima volta a Firenze nell’autunno del 1923. Nell’arco di dieci anni hanno già cambiato dimora due volte, lasciando prima Budapest e poi Berlino, per un’identica ragione. L’instabilità politica dopo la rivoluzione russa in Ungheria, gli sconvolgimenti della Prima guerra mondiale in Germania, ma, soprattutto, il timore delle persecuzioni contro gli ebrei.
Quando decidono di stabilirsi nella culla del Rinascimento sanno che in città c’è una nutrita colonia di stranieri. Anglo-fiorentini ma anche tedeschi. Sul viale dei Colli, la loro prima dimora, sono vicine di casa di Robert Davidsohn e di sua moglie Fili. A casa loro incontrano spesso la scrittrice Isolde Kurz. Ormai sono due tedesco- fiorentine.
La Firenze degli anni Venti, in cui si sta affermando il fascismo, è una città che ama la musica. Gisella è pianista, compositrice e musicologa affermata. Quando, nel 1933, nasce il Maggio musicale lei, che conosce bene i grandi direttori Bruno Walter, Wilheim Furtwängler e Dimitri Mitropoulos si fa in quattro per farli suonare al Comunale. Anche Trudy, danzatrice, ha un progetto per valorizzare Firenze. Fondarvi la prima scuola nazionale di danza. Non avranno fortuna ma Gisella si prenderà una clamorosa rivincita. Nel 1937 andrà in Palestina con Arturo Toscanini e contribuirà a fondare la Palestinian Symphony Orchestra.






Maria Dina Tozzi ha diretto per anni il Settore Relazioni internazionali e cooperazione alla Regione Toscana. Di formazione storica, ha contribuito alla pubblicazione Storia sociale di un paese: Barberino di Mugello (Vallecchi, 1985) e, di recente, alla redazione della voce Gisella Selden-Goth sulla piattaforma Intellettuali in fuga dall’Italia fascista (Florence University Press, 2024).
La scrittura è una scoperta degli anni maturi. Ha pubblicato alcuni racconti in antologie e sul sito del “Gruppo scrittori di Firenze” a cui è iscritta dal 2022. Partecipa alle giurie del premio letterario “La città sul ponte”. Ha ottenuto alcuni riconoscimenti per i suoi scritti e la menzione speciale al premio letterario “Casa Sanremo 2024” per il suo racconto sul carcere di Gorgona.