Anno/Year 2020
98 pagine/pages
46 illustrazioni/illustrations.
12x19 cm.
ISBN 978-88-3384-058-1
€9.80
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I sette peccati capitali
Jung e l’archetipo della Grande Madre
Cupole nel tempo e nello spazio
La gola
Invidia
Irene Battaglini
Vinicio Serino
Lussuria
Percorso psicoantropologico
La lussuria ha molte facce. È un peccato capitale, un’insidia per l’uomo e per la donna che, senza vincoli formali, si abbandonano ai piaceri carnali. Un desiderio, un “sentimento di ricerca … di ciò che è piacevole”. Un sentimento “ossessivo”, indotto da “impulso, idea o pensiero ricorrenti che si impongono in modo incoercibile alla coscienza”, come afferma Luciano Mecacci.
La forza che si esprime attraverso la sessualità, laddove irrefrenabile, evoca l’“oscura energia” che anima i viventi e che si ritrova rappresentata nelle prime forme di divinità antropomorfe del Mediterraneo e dell’Eurasia, le Grandi Dee: una figura femminile la cui immagine, spesso di grandi dimensioni, compare, tra 30.000 e 19.000 anni avanti l’Era volgare, in una fascia territoriale che spazia dalla Liguria al mar Caspio. Jung ha sottolineato il carattere ambivalente della Grande Dea illustrando “le caratteristiche essenziali” del relativo “archetipo”, le cui “proprietà sono”, appunto, “il materno: la magica autorità del femminile, la saggezza e l’elevatezza spirituale che trascende i limiti dell’intelletto; ciò che è benevolo, protettivo, tollerante; ciò che favorisce la crescita, la fecondità, la nutrizione; i luoghi della magica trasformazione, della rinascita …”. Ma l’archetipo materno esprime anche qualcosa di meno rassicurante: “ciò che è segreto, occulto, tenebroso; l’abisso, il mondo dei morti; ciò che divora, seduce, intossica; ciò che genera angoscia”. Madre amorosa e madre terrifica sono i poli di questi attributi che richiamano, specularmente, l’immagine di Maria Vergine e quella della terrifica dea Kalì. Nella dimensione lussuriosa tali aspetti non trascendono la corporeità anzi, ne vengono paradossalmente accentuati: nell’incontro con l’Altro, ne è esaltata la qualità biologica, carnale, generativa.
Irene Battaglini (1969), pittrice, saggista e docente di Psicologia dell’arte, è direttore della Scuola di Psicoterapia Erich Fromm di Prato riconosciuta dal Miur, di cui è socio fondatore e coordinatore e dove insegna Psicologia dell’Arte; Arte e Psicoanalisi; Il linguaggio immaginale e il linguaggio onirico; Epochè, la sospensione del giudizio nel colloquio psicodinamico. è docente di Antropologia e Psicoanalisi con V. Serino e di Letteratura e Psicoanalisi con A. Galgano. È chairman dell’Italian Branch della World Association for Dynamic Psychiatry (WADP) e ha coordinato il 17° Congresso Mondiale di Psichiatria Dinamica di WADP (Firenze 2017). È fondatore e direttore di «Frontiera_di_pagine_magazine_on_line». è membro del comitato scientifico della collana “L’immaginale” per Aracne, per la quale ha pubblicato assieme a A. Galgano i due volumi Frontiera di Pagine (2013, 2017) e Il Corpo-Sudario. Psicologia della transizione dalla tela alla performance nell’arte contemporanea (2015). Ha curato nel 2012 per Aracne, Psicodinamica del Sé e delle Relazioni Interpersonali. Personali di pittura: Re-visioni (2003), Ri-generazioni (2007), con A. Galgano Radici di Fiume (2013) e Downtown (2015).
Vinicio Serino, antropologo, socio della Società Italiana di Antropologia ed Etnologia, dall’anno accademico 1992-1993 insegna discipline appartenenti all’area delle scienze umane e sociali presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena. è docente di antropologia presso la Scuola di Psicoterapia Erich Fromm di Prato, Scuola abilitata dal M.I.U.R. alla istituzione di corsi di specializzazione in psicoterapia. Nel corso degli anni accademici 2017-2018 e 2018-2019, ha tenuto corsi di “Antropologia delle forme simboliche” presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Dall’anno 2008 programma ed organizza corsi di formazione professionale per conto delle aziende sanitarie della Toscana su tematiche socio-antropologiche relative al rapporto Uomo/salute. è autore di oltre ottanta pubblicazioni a stampa. Conduce attività di analisi, studio e ricerca intorno al rapporto Uomo, corpo, salute; alle diverse funzioni cognitive umane, e segnatamente alle capacità intuitive; ai meccanismi, culturali e neuro-biologici che presiedono alla formazione simbolica. è stato Vice Presidente della Fondazione Sistema Toscana, ente di comunicazione multimediale integrata per la promozione e lo sviluppo del territorio toscano.