Agrumi

Anno/Year 2024
90 pagine/pages
40 illustrazioni/illustrations.
15x21 cm.
ISBN 9788833841854
€16.00





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Altre pubblicazioni di Gian Luigi Corinto
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Dioniso il dio straniero
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Gian Luigi Corinto

Agrumi
L’oro sotto il sole

Perfino nel terrazzo di un condominio anonimo in una periferia urbana ci può essere un vaso con un alberello di limone che impegna il proprietario a metterlo dentro e fuori secondo stagione, probabilmente dimenticando di avere a che fare, non tanto con un organismo vivente che fiorisce tutto l’anno, quanto con un segno della storia umana e un pezzo del racconto mitologico che inizia con Ercole che viola il Giardino delle Esperidi per rubare le mele o pomi d’oro.

Gli agrumi hanno avuto origine in Oriente, ma il colore acceso della buccia dei frutti di alcune specie ha assunto in Occidente un particolare senso, è stato avvicinato al colore dell’oro e del sole, ha significato una divisione tra paesi nordici freddi e paesi meridionali caldi. Gli agrumi hanno generato culture e identità, mercati e grandi ricchezze in ogni parte del mondo e sono stati per alcuni membri della famiglia fiorentina de’ Medici una vera citromamia. Arance e limoni hanno permesso di debellare lo scorbuto, malattia debilitante che ha impedito per molti anni di compiere viaggi per mare troppo lunghi.
È il cedro, una specie che ha un’importanza speciale nella religione ebraica, ad aver dato dato il nome latino Citrus all’intero genere degli agrumi, variamente distinti in arance, limoni, clementine, mandarini, lime, limette, pompelmi, pomeli, bergamotti, chinotti e fortunelle.
Agli agrumi siano stati attribuiti segni culturali positivi e negativi, caratteri dolci e amari. Sono simili all’oro e ricordano sia l’amore che il peccato, fanno bene, sono belli ma possono essere stati all’origine di conflitti lunghi e sanguinosi. Il pomo d’oro nel giudizio di Paride sulla donna più bella del mondo è una melagrana, ma anche le mele e gli agrumi hanno la forma di un pomo che origina controversie. Il frutto proibito da Dio è tradizionalmente la Mela di Eva, ma Giovanni Battista Ferrari nella sua monumentale opera Hesperides ci assicura che senza dubbio il Pomo d’Adamo è un agrume, un frutto del genere Citrus.






Gian Luigi Corinto. Geografo, nato nel 1953 a Gambassi Terme, vive a Firenze e insegna Geografia del territorio e dell’ambiente nell’Università di Macerata. Attualmente si occupa di due temi di ricerca: la pratica artistica come metodo di educazione alla responsabilità ambientale e la narrazione mitologica del limite imposto dagli dei all’agire tracotante dell’umanità verso la natura e il mondo. È socio dell’AGeI, Associazione dei Geografi Italiani, all’interno della quale partecipa ai gruppi nazionali di ricerca su “Media e Geografia” e “Una rete ecomuseale per la valorizzazione delle identità locali” del quale è vice-coordinatore. È autore di oltre centocinquanta pubblicazioni scientifiche edite su riviste e libri nazionali ed esteri, tra le ultime: Opera lirica e spazio: aveva ragione John Cage? in Configurazionie e Trasfigurazioni, Discorsi sul Paesaggio Mediato, a cura di G. Messina, L. D’Agostino, Nuova Trauben edizioni, 2021; Nessun dorma! Lo spazio sonoro del Festival Pucciniano di Torre del Lago, in Turismo musicale: storia, geografia, didattica, a cura di R. Cafiero, G. Lucarno. R.G. Rizzo, G. Onorato, Pàtron editore, 2020; La Belle Époque di Montecatini Terme e la sua eredità artistico-architettonica, in Geotema, 60, 2019; (in collaborazione) Viticulture and Landscape in the Italian Northwestern Alpine Region, in Geography Notebooks, 2, 2019. È editor della rivista International Journal of Anthropology, Angelo Pontecorboli Editore, con il quale ha pubblicato nel 2020 i libri Pinocchio Fiorentino, L’Etna di Pier Paolo Pasolini, Le Jardin, c’est moi! Luigi XIV, Apollo e il giardino di Versailles e, nel 2019, Dioniso il dio straniero. È stato direttore responsabile di Rivista d’Arte e di Over (oltre/verso), Atena edizioni, Pietrasanta.